lunedì 28 novembre 2011

Rapping & Mcing: THE BEGINNING

L’arte del fare rap, nasce dopo quella del turntablism.

Il rapping infatti iniziò proprio dai Dj’s. Il primissimo fu Kool Herch, considerato l’iniziatore di tutta la cultura hip-hop ed in particolare del djing. Siamo negli ultimi anni '70.



Egli, iniziò a scrivere i primi versi sul pezzo “Hustler’s Convention” dei “Last Poets” , poi adottato dal celeberrimo gruppo “Kool & the Gang”. >>







Herc, non faceva altro che incitare la folla e dire qualcosa al microfono a tutte le persone che erano presenti nella sala dove suonava. Nulla di più. Queste risultano essere le radici del rap.
Il primo però a scrivere veri e propri versi in rima fu il dj GrandmasterFlash, imponente iniziatore della cultura. Il primissimo in rima fu: (la traduzione non risulta in rima, ovviamente!)”socializzate, tutti quanti, vogliamo farvi capire che siamo capaci di dirigere e ipnotizzare questo bisogno contagioso di ballare”.
Prese il microfono e lui stesso recitò questo verso, perché nessuno voleva farlo al posto suo.
Egli afferma che” l’intrattenimento vocale diventò necessario per tenere il pubblico sotto controllo, e perché la gente continuasse a ballare”.


Poi ci fu James Brown con le sue esortazioni come in “Give it up and turn it loose”(qui a lato), dove, se ascoltate bene, ci sono intere frasi urlate che appunto, risultano come veri e propri incoraggiamenti a ballare e divertirsi.
James Brown in ogni caso, anche se sicuramente fu un iniziatore, non può di certo essere considerato un Mc od un rapper. Il suo in ogni caso sembrava un perfetto accompagnamento per quel tipo di basi musicali così funky: egli esortava il pubblico a fare attivamente parte della musica ed il ritmo veniva quindi enfatizzato dato che ogni sillaba di ogni parola era recitata sul tempo della melodia.
In conclusione, i 2 primi Mcs, Kid Creole e Melle Mel con il loro stile più percussivo, iniziarono a sparare a raffica brevi parole, formando intere frasi in rima perfettamente sposate alla base musicale e quindi al beat.
Ecco quindi il punto di partenza per ogni futuro Mc della terra.
Era nato il rapping.

I Djs dunque alle jam session, sfruttando nuove tecniche di turntablism, proponevano agli Mc sempre nuovi breakbeats su cui essi potevano sfogare la loro creatività attraverso la potente parlantina, le rime baciate, le allitterazione e le assonanze.

Prima delle vere e proprie canzoni scritte per il mercato musicale, il rapping è nato come lotta vocale, a suon di parole. Un Mc più vinceva e più otteneva rispetto in tutto il quartiere o a New York, nell’intero Bronx.

Dal bronx di New York quindi, il rapping investì l’intero globo, e quindi anche l’Italia, anche se molto in ritardo. Nella nostra nazione il rapping arrivò infatti tardi, circa verso la fine degli anni ’80 – primi anni ’90. Tra i Djs si ricorda di sicuro Dj Skizo.
In modo molto più deciso il rap si stabilì  verso il ’93-’94 grazie ai Sangue Misto (Neffa, Deda e Dj Gruff).

Tra le diverse jam session a cui ho partecipato in tutti questi anni, una di quelle che più mi è rimasta dentro è sicuramente la serata Broken Dreams a Padova, dove ho potuto apprezzare dal vivo Dj Gruff, che  è anche un Mc, e Skizo…il trionfo dell’hip-hop italiano! Sul mio canale di YouTube ho caricato questi due video:



Ecco delle persone che hanno fatto la storia del rap in italia visti con i miei occhi…meritano!






Eleonora

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